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La Viola Regale, la colomba che sfida i pregiudizi

di Francesca Aliano

28 marzo 2025

La Pasqua del 2025 passerà alla storia come quella della riscossa del colore viola. Da colore simbolo di lutto e penitenza (è il colore ufficiale della Quaresima), a simbolo di rinascita. E tutto per merito di una farina. A lanciare la “provocazione” la coppia più glamour della pasticceria, Marta Boccanera e Felice Venanzi, titolari di Gruè di Roma, oggi una delle migliori insegne dolciarie italiane. 

Marta Boccanera e Felice Venanzi

Come è nata l’idea della Viola Regale (questo il nome scelto per la colomba)?  

«Tutto è partito dall’ultimo Sigep (gennaio 2025, ndr)», raccontano Marta e Felice, «durante il quale Il Molino della Giovanna, ha presentato la farina Viola, inserita nella linea Uniqua. Un prodotto decisamente interessante: una farina integrale di grano tenero con germe di grano che nasce dalla macinazione di grani naturalmente pigmentati, varietà di grano, viola, blu e nero (il colore è dato dalla presenza di antociani); una farina con un indice glicemico più basso di una normale farina integrale, cosa che la rende molto più digeribile e tollerata da chi ha sensibilità al glutine grazie alla presenza degli antiossidanti che svolgono un ruolo antinfiammatorio. Da qui l’idea di sperimentarla con il primo lievitato utile, vista anche la richiesta, sempre più pressante, di prodotti che evitino il picchio glicemico, da parte dei clienti. Abbiamo fatto diverse prove prima di entrare in produzione, ma alla fine la farina viola ci ha convinti. Sviluppa molto bene e ha un piacevolissimo profumo». 

Ma che sorprese nasconde all’interno la colomba?  

«L’abbiamo arricchita con limoni canditi e fragoline, “sigillata” con una copertura al cioccolato bianco reso violaceo con colorante a base di burro di cacao e decorata con viole essiccate».  

Un vero inno al colore viola, una sfida ai luoghi comuni. 

«Ci abbiamo ragionato molto», continuano Marta e Felice, «il viola, sintesi del passionale rosso e del rassicurante blu, in realtà in molte culture è sinonimo di esclusività e regalità, di lusso, originalità e persino di sperimentazione, quindi perfetto per lanciare un prodotto che potrebbe aprire nuovi fronti per la pasticceria chiamata sempre più a confrontarsi con dolcezze che tengano sotto controllo i parametri. Certo, parliamo sempre di zuccheri ma riuscire a dosare i picchi glicemici non è una conquista da poco, a cominciare dalla colazione. Per questo il prossimo passo sarà quello di testare la “signora in viola” per brioche e veneziane e poi…». E poi? «Tempo al tempo», conclude Marta.

La Viola Regale